Le nostre attività: Cosa bolle in pentola nella cucina italiana?

2013-2014

Come previsto, l’ultimo anno del progetto è stato dedicato alle sperimentazioni delle due ricette italiane e degli Scones britannici.

Sulla base dei feedback raccolti non solo in Italia, ma anche nei paesi partner, abbiamo messo a punto una nuova versione del software che è stata presentata all’evento conclusivo di Londra, il 25 settembre scorso.

Le differenze più sostanziali sono date dall’eliminazione della prima tipologia di aiuto (non vi è più una ripetizione rallentata, ma direttamente una foto con audio e sottotitolo e, a seguire, un video), dall’aggiunta di alcuni feedback da parte della cucina (che accompagna e rassicura l’utente quando vi sono passi complessi, che richiedono l’utilizzo di più utensili e/o ingredienti) e soprattutto dal fatto che l’apprendente ha un maggiore controllo sulla ricetta (può decidere autonomamente se e quando andare al passo successivo usando il sensore verde o l’apposito tasto del tablet).

Questa nuova versione di LanCook è ora disponibile per essere sperimentata in diversi contesti d’uso (scuole di lingua, scuole alberghiere, università, hotel, etc.). I primi ad accaparrarsela sono stati gli insegnanti dell’Istituto Professionale Alberghiero “Pellegrino Artusi” di Forlimpopoli, che stanno ora integrando la cucina digitale nelle loro classi di francese, inglese e italiano L2.

Prima della consegna del materiale, sono stati organizzati diversi workshop in cui gli insegnanti potessero toccare con mano i materiali e verificare se, con l’ausilio di una guida all’utilizzo realizzata appositamente per loro, erano in grado di usare la tecnologia. Una volta resi autonomi, gli insegnanti hanno iniziato ad usare LanCook a lezione, e ci auguriamo di leggere presto i loro commenti nella nostra community.

2012-2013

Una volta ultimate le ricette, abbiamo audio e video registrato ogni singola istruzione insieme alle diverse tipologie di aiuto che l’apprendente può richiedere quando non capisce:

una ripetizione rallentata, come: IT1_TASK_27_H1
una foto dell’azione con audio e sottotitolo, come: IT1_TASK_27_H2
un video dell’azione con audio e sottotitolo, come: IT1_TASK_27_H3

Questo è stato reso possibile, oltre che dal lavoro dei due partner italiani del progetto (Gabriele Pallotti e Natacha Niemants), anche grazie alla collaborazione di:

Emanuele Marzocchi, laureato in scienze alimentari e attore, che ha prestato la sua voce per le istruzioni e gli aiuti della prima ricetta.
Vanessa Niemants, laureata in marketing pubblicitario e sorella di Natacha, che si è prestata a farsi riprendere mentre cucinava entrambe le ricette.
Irene Sclafani, laureata all’Università di Modena e Reggio Emilia, che ha approfondito il valore pedagogico della cucina digitale italiana e si è prestata a testare le sue prime versioni.

Emanuele Marzocchi e Irene Sclafani hanno inoltre contribuito alla realizzazione di due video sulla cucina e la cultura italiana che gli apprendenti potranno guardare mentre preparano le ricette (per esempio mentre la pasta cuoce).

Ora che tutti questi materiali sono stati caricati nel tablet, sono in corso le primissime sperimentazionivolte a migliorare i tempi e le modalità di risposta della cucina digitale.

 

Il primo piloting è stato fatto a Bellaria-Igea Marina, presso un’abitazione privata, e ha coinvolto Vanessa Niemants e Matteo Giannini, che vedete nelle foto qui a fianco.

 

Contrariamente alle previsioni iniziali, le sperimentazioni vere e proprie non inizieranno che ad aprile, quando verrà anche avviata una campagna pubblicitaria itinerante che farà tappa in diversi possibili contesti d’uso (e si ringrazia Jennifer Muccioli per la sua collaborazione in tal senso).

La prima tappa prevista è al prossimo seminario internazionale per insegnanti di lingue della Dilit di Roma (20-21 aprile 2013)

A seguire saremo a Savignano sul Rubicone (Cooperativa sociale Koiné), a Forlì (Cooperativa DiaLogos) e a Portico di Romagna (Hotel diffuso al Vecchio Convento).

Se volete ospitare le cucine portatili nella vostra istituzione o organizzazione, o anche solo se siete incuriositi dal progetto, seguitelo su Facebook e Twitter cercando LanCookCucinaDigitaleItaliana o @cucinaparlante. Vi troverete foto e informazioni aggiornate sulle nostre attività passate, presenti e future.

 

2011-2012

Al momento, stiamo sviluppando due ricette per la Cucina Digitale Italiana: la pasta alla napoletana (olive e capperi) e gli involtini alla contadina.

Se il primo piatto offre uno spaccato della cucina meridionale, il secondo rispecchia la natura multiforme della storia, della lingua e della cucina italiane. Ispirati all’Artusi, che li chiamava “braciuoline”, questi involtini mescolano infatti ingredienti e tradizioni diverse, e ci ricordano quanto recente sia l’Unità geografica, linguistica e culinaria d’Italia.

Il lavoro sulle ricette sta andando di pari passo con quello sui materiali tecnologici, che sono recentemente arrivati da Newcastle. Più in particolare, stiamo testando i sensori che saranno integrati agli ingredienti e agli utensili della cucina, predisponendo gli ambienti, migliorando l’interfaccia.

Il tutto dovrebbe essere pronto per fine febbraio 2013, quando inizieranno le prime sperimentazioni presso l’Hotel diffuso Al Vecchio Convento di Portico di Romagna (FC), che testerà LanCook su una ventina di ospiti stranieri che vogliono imparare l’italiano, e la Koiné Società Cooperativa Sociale ONLUS di Savignano sul Rubicone (FC), che integrerà LanCook in alcuni dei propri corsi di lingua inglese per adulti.

Tra gli altri possibili contesti d’uso vi sono i corsi di italiano per adulti, l’istruzione universitaria e la formazione professionale, e quindi apprendenti come alunni di scuole alberghiere, studenti Erasmus, iscritti a corsi di lingue e lavoratori nell’ambito della ristorazione e della collaborazione familiare.

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